Non esiste solo una bandiera scozzese, infatti la Scozia ha due bandiere, la Saltire chiamata anche la Croce di Sant’Andrea e il Royal Standard of Scotland, ovvero lo stendardo reale di Scozia che ha il leone rampante. Mentre la prima riflette la storia scozzese, la seconda è chiaramente imposta dalla Corona e dall’Unione. Il parlamento scozzese ha stabilito che la Saltire dovrebbe, ove possibile, sventolare su tutti i suoi edifici ogni giorno dalle 8 del mattino fino al tramonto.
Viene fatta un’eccezione per le “giornate nazionali” del Regno Unito, quando sugli edifici in cui è presente un solo pennone deve essere abbassata e sostituita con la Union Flag o Union Jack che include le bandiere delle quattro nazioni dell’Unione. In ogni caso la vedete ora sventolare orgogliosa sul castello di Edimburgo e il parlamento Scozzese e in tante altre parti della Scozia.
Come sapete la Union Jack ha le bandiere di tutte le quattro nazioni dell’Unione. La saltire si vede chiaramente con la croce bianca diagonale e lo sfondo blu della bandiera. Con la voglia di completa indipendenza dal governo centrale britannico e dall’Unione, non tutti gli scozzesi si identificano con questa bandiera, altri lo fanno solo durante le Olimpiadi. La Scozia è da 300 anni parte del Regno Unito, ma per molti è culturalmente e storicamente separata.
Le origini della bandiera scozzese
La crux decussata o saltire (una croce diagonale) su uno sfondo blu è quindi una bandiera dalle origini e la sua storia sono abbastanza chiare. Anche se esiste sempre un pò di mitologia nelle storie dei tempi antecedenti al Medioevo, ci sono diversi documenti storici abbastanza affidabili.
Kenneth I MacAlpin (m. 859) fu il primo re di Scozia. Kenneth unificò i Pitti e i Gaeli con Albany (il territorio da Humber a Caithness) negli anni 840. Albanaig – il nome Scotia (o Scozia) è apparso nell’XI secolo. In altre parole, l’unione di Alba era la Scozia e la Gran Bretagna, e la parola “Albion” riflette il desiderio degli antichi scozzesi di unire la terra dal nord. Inoltre, il regno di Kenneth di Albion era tradizionalmente caratterizzato da un’unica bandiera: la croce di Sant’Andrea.
Curiosità. Si usa la parola Albione come sinonimo per l’ Inghilterra, pensando che venga dal latino albus che significa bianco per via delle bianche scogliere. In realtà viene dal celtico ed era come gli abitanti della Gran Bretagna si identificavano. Certo i Greci e i Romani usarono il termine, ma i Romani chiamarono Britannia la zona conquistata dell’isola. La Scozia si chiama Alba in Gaelico. Quindi se vedete Saor Alba ricordatevi che significa Scozia libera in Gaelico.
Chi era Sant’Andrea, santo patrono della Scozia?
Sant’Andrea era un pescatore di mestiere. Fu discepolo di Giovanni Battista e fu chiamato, insieme a suo fratello Simone (poi Pietro), ad essere uno degli apostoli di Gesù. Andrea divenne missionario dopo la crocifissione di Gesù. Ad Andrea fu data la parte settentrionale della terra, fino alla Russia, da evangelizzare.
Si dice che Andrea abbia fondato la Chiesa di Costantinopoli. Anche se la documentazione relativa alla traslazione delle reliquie di Andrea a Costantinopoli è ritenuta un falso medievale. Costantinopoli era una “nuova Roma” e la venerazione di Andrea si estendeva in tutta Italia e in Gallia. Papa Gregorio Magno eresse un monastero dedicato a Sant’Andrea a Roma, da dove partì Agostino per convertire gli inglesi nel 597. Andrea divenne un importante santo in Inghilterra, con oltre 600 chiese dedicate a lui. Il giorno di Sant’Andrea (30 novembre) era una festa molto osservata nel VI secolo. Il culto del santo piano piano si estese anche in Scozia.
San Regolo e il re Angus
San Regolo sognò che un angelo gli disse di trasferire le reliquie di Sant Andrea a nord-ovest, dove costruì la chiesa a Kinrymont, che in seguito fu ribattezzata Sant Andrea. San Regolo fu aiutato in questa impresa da Angus, un monarca pitto che occupò le Highlands e offrì a San Regolo terra e protezione. Non sappiamo se il re avesse già scelto sant’Andrea come patrono, o che lo fece poco dopo la consacrazione della chiesa, o se fosse un altro re chiamato Angus che decise il santo patrono
Tuttavia, si dice che il saltire abbia avuto origine da un sogno fatto da questo monarca pitto.
I Pitti in Scozia VI all’XI secolo furono praticamente costantemente attaccati dai Vichinghi. Durante i loro assalti e campagne militari, il re Angus potrebbe aver scelto Sant’Andrea come suo santo patrono. Angus si recò quindi a piedi nudi al St Andrew’s Kirk per ringraziare il santo per aver salvato lui, i soldati scozzesi e il suo popolo, e i Pitti scelsero la croce bianca diagonale come emblema nazionale. Kenneth MacAlpin la adottò come bandiera scozzese nell’843.
La forma della croce della bandiera scozzese e la storia di Sant’Andrea
Che Sant’Andrea sia stato crocifisso su una croce a forma di X è in dubbio. Inizialmente, era raffigurato come un pescatore, che trasportava o veniva crocifisso in cima alla sua croce del martirio: un albero, una croce latina o una croce a forma di Y. Il saltire sostituì progressivamente la tradizionale croce dal IX secolo in poi. La tradizione della croce diagonale emerse nel Medioevo attraverso la sua associazione agli scozzesi e fu gradualmente integrata nell’iconografia religiosa dell’epoca. In alternativa, la croce decussata potrebbe essere stata adottata a causa di una lettura errata di un crocifisso eccessivamente stilizzato.
Il campo blu della bandiera scozzese divenne molto importante in seguito, forse influenzato dall’uso del blu da parte dei reali francesi. Nonostante la visione del re Angus nel cielo azzurro del mattino, il campo azzurro su cui si erge la croce di Sant’Antonio arrivò nel XVI secolo nell’Armorial di Lindsay . Lo sfondo della croce di Sant’Andrea è passato dall’azzurro cielo del Cinquecento all’indaco dell’Ottocento.
Il re Angus è anche associato ad un altro emblema nazionale scozzese, il cardo. Durante il suo regno, un invasore danese calpestò un cardo e gridò, avvertendo gli scozzesi di un’imminente invasione vichinga.
Il saltire e il cardo erano entrambi collegati alla repulsione degli invasori e per i successivi cinquecento anni l’identità scozzese sarebbe stata stabilita preservando il suo territorio libero da interventi stranieri.
Dopo ripetuti attacchi vichinghi, Kenneth trasferì le reliquie di San Columba di Iona a Dunkeld nell’848 o nell’849. Eresse monasteri a Derry (546), Durrow (c. 556) e forse Kells prima di venire a Iona a fondare il monastero.
Tuttavia, Sant’Andrea o St Andrew e non San Columba (che aveva effettivamente evangelizzato la Scozia) divenne noto come il patrono del paese. Di fronte alla dominanza inglese, furono fatti tentativi di articolare identità e cultura nazionali e istituzionali. La Scozia, come le Fiandre e la Normandia, era emersa dalle ceneri dei Vichinghi, i clan che si univano contro un nemico comune. All’inizio del X secolo, i regni unificati di Alba avevano stabilito una linea reale gaelica nella Scozia orientale e qui nacque l’idea della Scozia come nazione con una bandiera nazionale e un santo patrono. La bandiera scozzese con la sua St Andrew’s Cross è senza dubbio una delle più vecchie bandiere del mondo.