La città di Glasgow deve la sua esistenza al fiume Clyde, ora però lo stesso fiume potrebbe metterla in pericolo.
Glasgow è una città fondata sul fiume Clyde. Un tempo era rinomata per la sua industria cantieristica, con migliaia di persone impiegate lungo la costa occidentale del fiume, anche in luoghi come Clydebank, Port Glasgow e Greenock.
Le prime inondazioni registrate in questa zona risalgono al 738 d.C., quando il fiume Clyde ruppe gli argini e fino ai giorni nostri è ancora un problema con l’innalzamento del livello dell’acqua.
Il quotidiano scozzese The Herald scrive che la WHO ha avvertito che Glasgow è in pericolo se non viene fatto qualcosa.
Le proiezioni del bacino del fiume Clyde suggeriscono che le precipitazioni da ottobre a marzo aumenteranno fino al 42% entro il 2050 se le emissioni di gas serra rimangono elevate.
Il fiume Clyde rappresenta un rischio di inondazione significativo per il 32% dell’area totale della città, poiché si prevede che l’attuale livello del mare aumenterà di circa 50 cm entro il 2080.
Si stima che 45.200 case, attività commerciali e servizi siano a rischio di inondazione nell’area del consiglio comunale di Glasgow, una cifra che si prevede aumenterà a 57.000 entro il 2080 a causa dell’impatto del cambiamento climatico.